Perché Robert Gallo sta pensando alla poliomielite


“Fu il mio maestro, dottor Park, famoso per aver debellato la difterite, a consigliarmi di studiare la polio – ebbe a dire Sabin - quindi non fu una mia scelta: fu l'unica volta che feci qualcosa dietro suggerimento di un altro". Era il 1931, Sabin si era appena laureato e negli Stati Uniti era scoppiata una delle ricorrenti epidemie di polio. La precedente, del 1916 nel Nordest degli Stati Uniti, aveva registrato più di 27.000 casi con 6.000 morti.
La poliomielite colpisce soprattutto i bambini sotto i cinque anni di età, ma non solo: per esempio, aveva colpito il presidente Franklin Delano Roosevelt a 39 anni, lasciandolo semi-paralizzato. Il libro di Philip Roth “Nemesi” è interamente dedicato alla tragedia dell’estate del 1944 nella sua città natale, Newark, flagellata dalla poliomielite:
Il bollettino della polio, che veniva trasmesso quotidianamente dalla stazione radiofonica locale, teneva aggiornati i newarkesi sul numero e la localizzazione di ogni nuovo caso in città [...] Ovviamente, l’impatto di quei numeri era sconfortante, terrificante e defatigante. Perché quelli [...] erano gli spaventosi numeri che certificavano l’avanzata di un’orribile malattia e che, nelle sedici circoscrizioni di Newark, equivalevano ai numeri dei morti, feriti e dispersi della vera guerra. Perché anche quella era una vera guerra, una guerra di annientamento, distruzione, massacro e dannazione, una guerra con tutti i mali della guerra: una guerra contro i bambini di Newark.

Agli inizi degli anni Cinquanta, Sabin riuscì a sviluppare un vaccino orale contro la poliomielite da virus vivi attenuati, più efficace di quello da virus uccisi sviluppato negli stessi anni da altri gruppi di ricerca, come quello di Jonas E. Salk.



La prima nazione a produrre industrialmente il vaccino di Sabin fu la Cecoslovacchia, seguita da Polonia, Urss e Germania orientale, dove in un paio di anni, dal 1959 al 1961, furono vaccinati milioni di bambini. Nel 1963, finalmente, il Sabin divenne il vaccino di scelta anche negli Stati Uniti, e tra il 1962 e il 1965 più della metà della popolazione statunitense dell’epoca lo aveva ricevuto, con drastica diminuzione dei casi poliomielite, già molto ridotti dopo l'introduzione del vaccino Salk.


governo Moro I


Giacomo Mancini firma nelle mani di Leonetto Amadei
(affianco al Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat,
il segretario del Consiglio dei ministri Angelo Salizzoni, più distanziato Aldo Moro)




(col Presidente della Repubblica Antonio Segni 
e la moglie Laura Carta Caprino)


La IV Legislatura della Repubblica Italiana è stata in carica dal 16 maggio 1963 al 4 giugno 1968. Fu la prima Legislatura che vide il numero dei deputati fissato a 630 e dei senatori a 315, per effetto della Legge costituzionale 2/1963. Governi:
Leone I (1963); 
Moro I (1963-1964);
Moro II (1964-1966);
Moro III (1966-1968).
Elezioni: Politiche 1963 Capo di Stato: Antonio Segni (1963-1964); Il 7 agosto 1964, durante un concitato colloquio con l'esponente socialdemocratico Giuseppe Saragat e con il presidente del Consiglio dei ministri Aldo Moro, Segni fu colpito da trombosi cerebrale  (il 10 agosto assunse le funzioni ordinarie di supplente il Presidente del Senato Cesare Merzagora, mantenute fino al 29 dicembre. Poi sarà eletto Giuseppe Saragat (1964-1968)
Inizio: 16 maggio 1963 Fine: 4 giugno 1968 
Il Presidente del Consiglio è Aldo Moro (il cosiddetto Moro I), Pietro Nenni è il vicepresidente del consiglio), il ministro degli Affari esteri non è Di Maio ma Giuseppe Saragat, all'Interno c'è Paolo Emilio Taviani, con sottosegretario Leonetto Amadei (il padre costituente fa parte della Commissione Affari costituzionali e della Commissione giustizia, di cui, per breve tempo, fu anche presidente). Il sottosegretario del ministero di Grazia e Giustizia si chiama Riccardo Misasi. Il ministro del Bilancio è Antonio Giolitti, quello del Tesoro è Emilio Colombo, quello della Difesa è Giulio Andreotti, ai Lavori pubblici siede Giovanni Pieraccini, all'Agricoltura e foreste c'è Mario Ferrari Aggradi (con Dario Antoniozzi sottosegretario). Il ministro del Commercio con l'estero è Bernardo Mattarella (insomma il fratello di Sergio). E Giacomo Mancini cosa fa? Il ministro della Sanità. E si trova ad affrontare una epidemia colossale di poliomielite che nei paesi della Regione Europea - dal 1951 al 1955 - ha già paralizzato circa 28 500 bambini ogni anno. La diffusione della polio ha raggiunto un picco negli Stati Uniti nel 1952 con oltre 21.000 casi registrati. In Italia, nel 1958, furono notificati oltre 8.000 casi. 


con Luigi Preti, ministro per la riforma della pubblica amministrazione


con Oronzo Reale, ministro di Grazia e Giustizia


con Emilio Colombo, ministro del Tesoro

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